Affidamento esclusivo rafforzato alla madre: la tutela del minore in presenza di conflitto genitoriale

Scopri quando il giudice può disporre l'affidamento esclusivo rafforzato alla madre: criteri, normativa e implicazioni della sospensione della responsabilità genitoriale.

Introduzione: l’affidamento del minore e la necessità di tutela primaria

Nei procedimenti che coinvolgono l’affidamento di figli minori, l’interesse superiore del minore è il principio guida.
Quando uno dei genitori manifesta comportamenti incompatibili con i bisogni di crescita e stabilità del figlio, il giudice può disporre l’affidamento esclusivo.
La recente Corte d’Appello di Bologna, decreto 29 gennaio 2025, offre uno spunto importante sull’applicazione dell’art. 337 quater c.c. in caso di persistente inadeguatezza del genitore.

Inquadramento normativo: l’affidamento esclusivo ex articolo 337 quater c.c.

L’articolo 337 quater del Codice Civile disciplina l’affidamento esclusivo, previsto quando l’affidamento condiviso non è possibile perché contrario all’interesse del minore.
La norma stabilisce che il giudice, nell’esclusivo interesse del minore, può:

  • Affidarlo a uno solo dei genitori,
  • Regolare le modalità di frequentazione del genitore non affidatario,
  • Disporre la sospensione della responsabilità genitoriale, se necessario.

Cosa ha deciso la Corte d’Appello di Bologna

Nel caso analizzato, la Corte ha disposto l’affidamento esclusivo rafforzato alla madre, poiché:

  • Il padre non ha mostrato progressi nella capacità di cura e protezione del minore,
  • Persistono sentimenti di rabbia e risentimento nei confronti della madre,
  • Le rivendicazioni impulsive del padre sono risultate incompatibili con i bisogni quotidiani ed evolutivi del bambino.

Di conseguenza, il giudice ha:

  • Ripristinato la sospensione della responsabilità genitoriale del padre,
  • Affidato ai Servizi sociali la regolamentazione degli incontri tra padre e figlio, prevedendo visite in forma protetta.

Questa misura tutela il minore da possibili danni emotivi e favorisce un contesto di crescita sereno e stabile.

Affidamento esclusivo e affidamento rafforzato: cosa cambia?

L’affidamento esclusivo comporta che tutte le decisioni relative al figlio spettino al genitore affidatario.
Nel caso di affidamento esclusivo rafforzato, come quello deciso dalla Corte d’Appello di Bologna, si aggiunge:

  • Limitazione o sospensione della responsabilità genitoriale dell’altro genitore,
  • Monitoraggio delle relazioni genitore-figlio da parte dei Servizi sociali.

Si tratta quindi di un intervento più incisivo rispetto al semplice affidamento esclusivo.

L’importanza dell’assistenza legale nei procedimenti di affidamento

In situazioni così delicate, l’assistenza di un avvocato esperto in diritto di famiglia è fondamentale per:

  • Valutare la strategia migliore nell’interesse del minore,
  • Richiedere provvedimenti urgenti di protezione,
  • Seguire la gestione delle visite protette e dei rapporti con i Servizi sociali.

Uno studio legale specializzato può inoltre garantire la corretta tutela processuale sia del genitore che del minore.

Conclusioni: proteggere il minore oltre il conflitto tra i genitori

La decisione di disporre l’affidamento esclusivo rafforzato non rappresenta una penalizzazione del genitore inadeguato, ma una misura indispensabile per tutelare il benessere psico-fisico del minore.
Se stai affrontando una separazione conflittuale o temi per la sicurezza di tuo figlio, contatta il nostro Studio Legale per una consulenza riservata e tempestiva.


Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *