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Introduzione: il diritto all’autodeterminazione nel contesto medico
Nel rapporto medico-paziente, il diritto all’autodeterminazione rappresenta una pietra miliare, strettamente connessa alla libertà personale garantita dall’articolo 32 della Costituzione Italiana. Tuttavia, non ogni violazione di questo diritto comporta automaticamente il diritto al risarcimento del danno.
Una recente ordinanza del Tribunale di Varese (sezione I civile, 29 gennaio 2025, n. 3083) fornisce un’importante precisazione sui presupposti necessari per ottenere un risarcimento a seguito di un’informazione medica carente.
Inquadramento normativo: consenso informato e responsabilità civile
In materia di responsabilità medico-chirurgica, trovano applicazione diversi articoli del Codice Civile (artt. 1176, 1218, 1223, 1226) oltre alla già citata tutela costituzionale.
Il consenso informato si inserisce come elemento essenziale nell’obbligazione contrattuale del medico: un’omessa o inadeguata informazione configura un inadempimento, che può dar luogo a risarcimento solo ove siano soddisfatti precisi presupposti giuridici.
Quando la lesione del diritto all’autodeterminazione è risarcibile
L’ordinanza n. 3083/2025 stabilisce che la semplice omissione o incompletezza dell’informazione al paziente non costituisce di per sé un danno risarcibile.
Affinché il danno da lesione del diritto all’autodeterminazione sia riconosciuto, è necessario che:
- Il paziente alleghi e dimostri un pregiudizio specifico e autonomo rispetto al danno alla salute.
- Il pregiudizio sia patrimoniale (es. spese impreviste) o non patrimoniale (es. sofferenza morale) di apprezzabile gravità.
- Il danno sia provato concretamente, anche mediante presunzioni semplici.
In altre parole, la lesione dell’autodeterminazione non è risarcibile “in re ipsa”, ma deve essere legata a conseguenze tangibili sulla libertà o sulla sfera personale del paziente.
Il caso deciso dal Tribunale di Varese
Nel caso affrontato dal Tribunale di Varese, il paziente lamentava un deficit informativo imputabile al medico. Pur riconoscendo che l’informazione era stata carente e che il paziente aveva subito un danno alla salute, il giudice ha escluso il risarcimento per la lesione del diritto all’autodeterminazione.
Secondo il tribunale:
- Non sono emerse ulteriori conseguenze specifiche diverse dal danno alla salute.
- Non è stata dimostrata una sofferenza soggettiva autonoma o una contrazione della libertà di autodeterminarsi.
- Il solo inadempimento informativo, privo di effetti concreti, non legittima il risarcimento.
Questa pronuncia si inserisce nel filone giurisprudenziale che esige la prova effettiva del danno conseguente alla violazione del consenso informato.
Documentazione e onere probatorio: cosa serve per agire
Chi intende agire in giudizio per lesione del diritto all’autodeterminazione deve:
- Dimostrare l’inadempimento del medico (deficit informativo).
- Provare l’esistenza di un pregiudizio autonomo (es. sofferenza psichica, ansia, disagio, spese non previste).
- Correlare il danno all’omessa informazione.
La raccolta di referti medici, consulenze psicologiche, testimonianze e documentazione delle spese può risultare fondamentale per soddisfare l’onere probatorio richiesto.
Quando rivolgersi a un avvocato specializzato
La complessità della materia rende altamente consigliabile l’assistenza di un avvocato esperto in responsabilità medica.
Un supporto legale qualificato consente di:
- Valutare se sussistano reali margini per il risarcimento.
- Strutturare correttamente la domanda giudiziale.
- Acquisire consulenze tecniche per provare il danno subito.
Nel nostro Studio Legale offriamo consulenze personalizzate per casi di consenso informato viziato, danno da violazione del diritto all’autodeterminazione e responsabilità sanitaria.
Conclusioni: proteggere il diritto all’informazione consapevole
Il diritto del paziente a essere informato è un valore fondamentale, ma la sua violazione non comporta automaticamente un risarcimento.
Se ritieni che la mancanza di informazioni corrette ti abbia provocato un danno autonomo e specifico, contattaci per una consulenza legale su misura: valuteremo insieme la strategia più adeguata per tutelare i tuoi diritti.